giovedì 17 agosto 2017

La Guerra è vicina, ovvero lettera sincera di un pacifista a chi pacifista non è

Il pacifismo è roba da ingenui, da sognatori... da bambini. Il mondo è quello che è e l'uomo virile sa vederlo ed accettarlo per quello che è.

Questo è, in ultima analisi, il punto di vista di chi, in un modo o nell'altro, giustifica la guerra e la violenza. Questo è il punto di vista di chi, detto in tutta franchezza, manca d'intelligenza e carattere. Di chi usa la complessità del mondo per nascondere una semplice verità: di sentirsi solo, debole ed impaurito. Insoddisfatto di sé e, quindi, del mondo intero.

So che queste mie parole suonano poco concilianti, ma la loro apparente durezza è necessaria. Occorre essere estremamente chiari: nessun errore umano è più vecchio e duraturo della tentazione di voler far credere al prossimo che la propria debolezza sia una sorta di "giusta forza". L'illusione che essere "stronzi" (o se preferite "realisti") sia una cosa fica ed originale è una sciocchezza antica come il mondo. Un dito dietro cui si sono nascosti miliardi di persone. Un dito dietro cui prima o poi quasi tutti (se non proprio tutti) ci siamo nascosti almeno una volta.

A chi è orgoglioso di "non essere pacifista" e di "non essere sognatore", a chi è rimasto ostaggio di quest'illusione di forza, il vostro affezionato Panda vuole dire una cosa: mi dispiace veramente tanto per voi e per la vostra misera condizione, ma la mia sincera compassione nei vostri confronti non sarà mai accondiscendenza. Non vi odio. Tutto il contrario, sono  un essere troppo piccolo ed imperfetto per condannare senza appello la piccolezza ed imperfezione altrui. Tuttavia, il rispetto che ho per voi, come persone, non ve lo posso esprimere con un'ipocrita (e di fatto inesistente) rispetto per le vostre "idee". Il rispetto che ho per voi ve lo esprimo con la sincerità. Anche se questo non mi farà voler bene da voi. Anche se potrà essere frainteso. Anche se non mi poterà il vostro rispetto come persona.

Non c'è molto da dire su guerra e violenza. Bisogno proprio esser ignoranti di proporzioni colossali, per negare questa evidentissima realtà storica: la guerra e la violenza non risolvono nulla. Uccidono, mentono e devastano. E basta.

Tutto questo, cari miei "non-pacifisti", non ve lo sto dicendo per stabilire chi di noi sia "migliore". Ve lo sto dicendo per "un mondo migliore". Un mondo che potrebbe già esistere, se solo smetteste di avere paura e di mentire a voi stessi e ai vostri simili.

Spero tanto di potervi convincere. Ancor più spero che,  per arrivare a capire una volta per tutte questa semplice verità, non vi servirà un nuovo Medioevo oppure morire o veder morire qualcuno di caro sotto il cingolo di un carro armato o dilaniato da un'esplosione o trafitto da un proiettile.

Se ancora non vi ho convinto, se continuate a credere che "bisogna essere realistici", allora vi chiedo un ultimo favore. Ascoltate e riflettete su queste due canzoni che un noto sognatore (morto a causa dei suoi "sogni") ha scritto tanto tempo fa per gente come voi.

Se le vostre convinzioni sono così salde come dite, cosa avete da perdere? Al massimo avrete ascoltato "inutilmente" solo un po' di buona musica.

 Al vostro affezionato Panda non resta altro che augurare un buon ascolto a tutti, pacifisti e non, a sognatori e non.






P.S. - Che si sia pacifisti o meno, se veramente si ama la Pace, credo si sia in dovere almeno di TENTARE, dandole una possibilità. La Pace è come un campo di grano: senza l'amore, la lungimiranza, la pazienza ed il duro lavoro di un contadino non può nascere e prosperare. O, se preferite, detto con le parole di un vecchio pacifista e sognatore: siate il cambiamento che vorreste vedere avvenire nel mondo. Saluti.

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