martedì 13 agosto 2013

"Another World is possible"... anzi no... "A Better World is possible"!



Il Venus Project di Jacque Fresco può apparire fantascienza, follia, utopia (o peggio), ma un'idea veramente rivoluzionaria, per essere realmente tale, deve necessariamente essere "difficile da digerire", deve necessariamente suscitare a prima vista scherno, rifiuto ed incomprensione. Se non lo facesse, se fosse facile da assimilare da parte di tutti, allora non sarebbe "rivoluzionaria", ma truffaldina.

Il vostro affezionato Panda non condivide tutto ciò che il buon Jacque Fresco propone, ma l'idea centrale, quella sì. La crisi che stiamo fronteggiando (malissimo) in questi anni ce lo dimostra giorno dopo giorno dopo giorno: viviamo in un sistema insostenibile sotto tutti i punti di vista, destinato al collasso se non all'auto-distruzione. Le contraddizioni della società monetarista in cui sgobbiamo dalla mattina alla sera per guadagnare i soldi che ci permetteranno di mangiare una volta di più sono ora più evidenti che mai: vanno dal collasso ecologico all'idolatria del PIL eternamente crescente (con risorse finite), vanno dalla paura che nuove tecnologie ci rubino il lavoro a prodotti costruiti per rompersi od apparire obsoleti anzitempo in modo da obbligarci a comprarne di nuovi, vanno dall'obesità dilagante dei paesi occidentali ai milioni di bambini morti di fame o per malattie facilmente curabili come la dissenteria... l'elenco potrebbe andare avanti all'infinito, ma lamentarsi non serve a nulla se non si è disposti ad intraprendere una via alternativa al corso attuale degli eventi.

A ben vedere, sfrondata di considerazioni marginali, di un tocco di fanciullesca ingenuità e della patina grafica con cui è stata confezionata, l'idea centrale di Fresco non sono è nemmeno un'ipotesi, è un dato di fatto: non importa quanto litighiamo, quanto siamo concordi e pacifici od aggressivi, quanto siamo intelligenti o stupidi, quello che possiamo fare è e rimarrà sempre vincolato dalle risorse di cui disponiamo.

Possiamo continuare ad ignorare questa banale constatazione materiale, perpetuando lo spreco infinito come ogni altro giorno, oppure possiamo cambiare. Prima di decidere di continuare ad aggrapparci al male noto (il sistema di scambi monetario) per paura o diffidenza nei confronti di una strada ritenuta troppo "strana", sconosciuta ed utopica, forse dovremmo ripensare alle sagge parole di Toro Seduto:

Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.
Alla fin fine, prima di esprimere un giudizio sul Venus Project e su Jacque Fresco, converrebbe porsi alcune domande. Del tipo: chi è il vero utopista? Colui che vorrebbe fare il meglio possibile con quello che ha a disposizione? Oppure lo è colui che spera che ogni suo desiderio si trasformerà sempre e comunque in realtà, solo perché qualcuno ha scritto un numero sul suo conto corrente, anche se per far ciò si è dovuto dar fuoco al pianeta intero?

Credo siano domande facili con una facile risposta: attaccarsi ai dettagli o schernire le idee di Fresco cambierà assai poco lo stato delle cose.

Lo so, a volte la razionalità non basta. A volte serve tanto coraggio e determinazione proprio quando si crede (errando) di non possedere. E' difficile. Caro lettore, in considerazione e rispetto di ciò, ti prego, scordati, per un istante, tutto quello che ho scritto fin qui e tutto quello che puoi aver pensato tu leggendo fin qui. Scordati tutto e poniti quest'unica domanda: da quale delle due seguenti frasi vorresti essere rappresentato in quanto singolo individuo e in quanto membro della società a cui appartieni:

1) Trattiamo bene la terra su cui viviamo: essa non ci è stata donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli. (Proverbio Masai)

Oppure:

2) Ciò che dovrà accadere, accadrà... consuma e non pensare. (Scritta su un muro di Firenze, zona Careggi)


Prima di lasciarvi, il vostro affezionato Panda vi propone un altro breve video in cui Fresco spiega specificatamente quello che è il cuore del suo pensiero: l'Economia Basata sulle Risorse. Credo che, vista la situazione globale in cui ci troviamo, meriti d'essere ascoltato attentamente (per le critiche c'è sempre tempo).

Buona visione.


Buon futuro a tutti dal Panda

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