giovedì 13 dicembre 2012

Se non noi, chi? Se non ora, quando? Se non qui, dove?




Il video qui sopra riporta il toccante intervento del capo delegazione delle Filippine, Naderev Sano, al summit delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici alle battute finali tenutosi a Doha. L’accorato appello ad impegnarsi contro le devastazioni climatiche del delegato filippino non deriva da una generica preoccupazione per il futuro. Mentre si teneva il meeting a Doha, infatti, il tifone Bopha, devastava le Filippine, con un pauroso bilancio di vittime che ha purtroppo superato quota 700 nonostante gli sforzi del governo per prevenire le conseguenze più drammatiche sulla popolazione. ”Basta ritardi, basta scuse – ha esortato Naderev – Lancio un appello a tutto il mondo, ai capi di tutto il mondo: aprite gli occhi e guardate in faccia la realtà”. Ha poi aggiunto: ”Per favore, fate di Doha il luogo di cui ci si ricorderà perché abbiamo trovato la volontà politica di avanzare nelle decisioni” contro i cambiamenti climatici. Le sue lacrime e la sua passione hanno suscitato lunghi e vigorosi applausi. Nonostante gli applausi, tuttavia, il summit si è risolto sostanzialmente con un nulla di fatto (come i precedenti nei tanti anni trascorsi ad aspettare che la crisi climatica peggiorasse restandosene comodamente seduti a guardare). Peggio ancora, Doha si è concluso con provvedimenti volti palesemente a dare un contentino alle masse: un “salva faccia” mal riuscito giusto per non dire che la politica internazionale non ha la minima intenzione di mitigare la catastrofe verso cui tutti andiamo incontro a velocità spaventosa.

Né le lacrime di Naderev, né le centinaia di vittime filippine, né le tante e clamorose catastrofi climatiche che si sono avvicendate con sempre maggior frequenza e violenza sono servite a smuovere coscienze evidentemente troppo pesanti per essere smosse anche solo di un millimetro. Il mondo si ricorderà del summit delle Nazioni Unite tenutosi a Doha. E lo farà con RABBIA!
Non c’è più tempo per attendere i tempi della politica: tutti i cittadini del mondo devono impegnarsi fin da ora, non perché obbligati per legge a farlo, ma per istinto di sopravvivenza. Non è più ora di eufemismi, di rassicurazioni, di moderazione verbale. Bisogna agire.

Di nuovo un Grazie speciale a Massimiliano Rupalti per la preziosa opera di traduzione e sottotitolazione in italiano del video in questione. Per chi non fosse pratico di YouTube, per vedere i sottotitoli in italiano basta cliccare sul tasto:




Un saluto a Max e a voi tutti dal Panda

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