martedì 16 ottobre 2012

50 anni di vita regalati ed ormai scaduti! Chi ci salverà?

Sono trascorsi 50 anni dalla crisi missilistica di Cuba. Impossibile non porsi alcune domande, del tipo: senza leader del tenore di Kennedy e di Nikita Kruscev al potere, che fine avremmo fatto? Ma soprattutto, che fine avremmo fatto, nonostante la bravura e gli sforzi di Kennedy e Kruscev, senza il capitano in seconda Vasili Alexandrovich Arkhipov (1926 -1999)? Com’è possibile che figure come Vasili siano ancora semisconosciute a distanza di 50 anni da quei tragici avvenimenti? Oggi abbiamo una crisi analoga a quella di Cuba per gravità e pericolosità? E se sì, abbiamo dei Kennedy, Kruscev e dei Vasili in grado di trarci fuori d’impiccio?

Ogniuno può dare le risposte che crede a tali interrogativi, personalmente, il vostro amico Panda si da le seguenti...

- Senza leader del tenore di Kennedy e di Nikita Kruscev al potere oggi la Terra sarebbe un pianeta morto e ancora contaminato pesantemente da radiazioni.

- Senza Vasili Alexandrovich Arkhipov al suo posto (come capitano in seconda sul sottomarino sovietico B-59 della classe Foxtrot) la Terra sarebbe comunque morta e radioattiva.

- Figure come Vasili sono tuttora sconosciute ai più perché, nonostante gli orrori della Storia, la tendenza ad appellarsi ai leader come salvatori designati è ancora fortissima.

- Oggi abbiamo una crisi analoga a quella di Cuba, ma più persistente e non risolvibile per vie diplomatiche, l’incrocio di picco del petrolio, cambiamenti climatici e sovrappopolazione.

- Purtroppo a fronteggiare la crisi planetaria attuale non ci sono leader del tenore di Kennedy e Kruscev, il pianeta è saldamente nelle mani delle grandi corporation (le multinazionali).

- Di persone come Vasili è letteralmente pieno il mondo, ma difficilmente occupano posti di riguardo, poiché quelli tendono ad essere assegnati non per merito.


Non possiamo contare su salvatori ed eroi dell’ultima ora questa volta. E la crisi di Cuba insegna che anche avendone tanti e nei posti giusti, se la società non li sostiene fortemente il rischio di saltare per aria è elevatissimo. Non solo, se con una crisi militare si possono utilizzare diplomazia e arte del compromesso, con fenomeni come il picco del petrolio, i cambiamenti climatici e la sovrappopolazione, tali arti sono solo di sostegno, ma non possono essere risolutive. Non solo manca una intera classe politica planetaria all’altezza della situazione, ma mancano anche gli “zoccoli duri” della classe operativa (a cui apparteneva Vasili), quelli che, in determinate situazioni fanno veramente la differenza. L’egoismo e l’individualismo esasperati fomentati, nutriti ed indotti da decenni di consumismo estremo e iper-liberismo hanno fatto tabula rasa non solo delle risorse naturali (e quindi anche economiche), ma anche delle risorse politiche, tecniche e persino umane (non meno importanti delle prime). Siamo spacciati allora?

Sì. Allo stato attuale non ci sono possibilità di salvezza a meno di non cambiare. A differenza della crisi di Cuba, la crisi planetaria attuale può essere superata solo attraverso profondi cambiamenti. Ciò implica che, se vogliamo salvarci, dobbiamo essere coinvolti tutti. La delega non funziona. Lo scarico di responsabilità non funziona. L’affidarsi a soluzioni magiche non funziona. Lo sperare in soluzioni tecnologiche non funziona. Allo stato attuale di devastazione ci siamo giunti come società planetaria nel nostro complesso. Se ne vogliamo uscire dovremo farlo insieme. Ogniuno deve fare la sua parte (piccola o grande che sia).

Chi ci salverà?

O noi stessi o nessuno al mondo! La Pace vera, quella con la P maiuscola è molto, molto, molto più che assenza di guerra. O lo capiamo o possiamo lasciare il nostro "posto evolutivo" a qualcun altro.


Buon futuro a tutti dal Panda

P.S. – A proposito di Olocausto e cambiamenti climatici, citando alla lettera quanto riportato in uno splendido post di Blog Drome, è interessante ricordare che :

“…Olocausto è una parola derivante dal greco ὁλόκαυστος (olokaustos, "bruciato interamente"), a sua volta composta da ὅλος (olos, "tutto intero") e καίω (kaio, "brucio"), ovvero BRUCIO TUTTO INTERO. Mi pare applicabile al caso del cambiamento climatico. “

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