martedì 11 settembre 2012

Einstein, la crisi e la Pippa arrabbiata

Ecco qualcosa che merita di essere detto e ri-detto, scritto e ri-scritto, letto e ri-letto sulla "crisi":


"Non pretendere che le cose cambino continuando a fare ciò che facevi prima. La crisi può essere una vera benedizione per ogni uomo e per ogni nazione, perché tutte le crisi portano progresso. La creatività nasce dall'angoscia, come il giorno nasce dalle tenebre della notte. È dalla crisi che scaturiscono inventiva, scoperte e grandi strategie. Chi supera la crisi, supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni.
La vera crisi è la crisi dell'incompetenza.
L'inconveniente delle persone e delle nazioni è la pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è merito. È nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla."

Albert Einstein, da "Il mondo come lo vedo io", 1934.



La crisi che stiamo per affrontare (e il vostro affezionato Panda non si riferisce solo a quella economica) è la più grande crisi che l'umanità abbia mai dovuto affrontare. Sarà dura. Sarà difficile, ma se l'affronteremo senza abbandonarci all'incompetenza (per il quieto vivere), nè sprofonderemo nella "tragedia di non voler lottare per superarla", allora costruiremo davvero un mondo nuovo. Un mondo assai migliore di quello attuale. Se riusciremo a non farci sopraffare delle nostre angosce, saremo ricordati a lungo come gli eroi che finalmente fecero fare "LA" svolta alla storia dell'umanità. Se però continueremo a far finta di nulla come abbiamo fatto finora, sarà la fine e nessuno potrà ricordare un bel niente, men che meno quello che avremo o non avremo fatto noi.

Per iniziare il vostro affezionato Panda consiglia a tutti di vedere e ri-vedere il filmato di "Pippa s'incazza", di studiarselo e di farlo conoscere a chiunque. Dietro alla sua fresca comicità, si nasconde una scomoda verità che sarebbe bene fosse ben chiara a tutti, perchè siamo tutti cittadini del pianeta Terra. È la nostra casa e spetta a tutti conoscerla, difenderla e rispettarla.
Per concludere come s'è iniziato, il vostro amico Panda lascia spazio alle sagge parole del buon vecchio Albert:

"Non possiamo pretendere di risolvere i problemi pensando allo stesso modo di quando li abbiamo creati."
Auguro a tutti noi il coraggio di guardare dentro la "crisi" senza distogliere lo sguardo, l'intelligenza di cambiare l'attuale modo di pensare e la forza di agire in coerenza a quel cambiamento di mentalità.


Buon futuro a tutti dal Panda

2 commenti:

  1. Avevamo un freezer gratis
    custodito da orsi bianchi
    che forniva fresco al resto
    del pianeta da millenni
    senza prese spine e la corrente
    la prendeva da celesti stratosfere
    per ignavia ingordigia e sciatteria
    l’abbiamo sepolto di coperte
    che nell’armadio finita la stagione
    piegate dovevamo riportare
    abbiamo una borsa d’acqua in cambio
    semisalsa e pure tiepida
    inadatta per l’orto e per la brocca
    al pediluvio forse utile
    chissà perché inventiamo ferri
    destinati alla vecchiaia presto
    e invece antichi atrezzi funzionanti
    presi da raptus di monarca folle
    li gettiamo alle ortiche amare

    Marco Sclarandis

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  2. "Avevamo un freezer gratis
    custodito da orsi bianchi
    ..."

    Ora abbiamo granita artica e ancora non abbiamo elaborato il lutto dei poveri orsi destinati ad annegare. Dimentichi d'ogni prudenza ci gongoliamo in un tran tran fatto d'apparente quiete. Abbandonar le comodità costa fatica, ma la vita ancor di più. Meglio quindi perder la comodità e guadagnar futuro.

    Grazie Marco per la tua bellissima poesia. Un saluto a te e tutti gli altri dal Panda

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