giovedì 30 agosto 2012

Siamo in GUERRA!

Nessuno ha ancora fatto dichiarazioni ufficiali, ma è ormai certo: l’Italia e tutte le nazioni del mondo sono in Guerra. Si tratterà di una guerra totale e spietata. Una guerra di annientamento. Nessun prigioniero. Nessuna clemenza o pietà per chi capitola. La prima e seconda guerra mondiale, dopo di questa, saranno rinominate “le due guerrette”. Quello che ci attende è innominabile. Nessuna generazione, in tutta la storia dell’umanità, è mai stata costretta ad affrontare una sfida del genere. Questo purtroppo non è uno scherzo. È “solo” un modo diverso di raccontare la realtà che già stiamo iniziando a vedere.
La guerra di cui sta parlando il Panda, non si combatte a suon di bombe e violenza, ma non per questo farà meno vittime (anzi). Il nemico non porterà una bandiera o una divisa diversa. Il nemico non sarà un’altra nazione o gruppo di nazioni. Il nemico non sarà un’organizzazione terroristica. Il nemico (che è già alle porte) è qualcosa di ben più consistente e radicato: è il nostro stesso passato. L’insieme e l’accumulo di mostruose scelte, catastroficamente ed errate, che si sono intrecciate e sovrapposte negli ultimi decenni stano letteralmente sospingendo il mondo intero verso l’olocausto totale. Aspettare senza reagire vuol dire morte certa. Il nemico da combattere è il pianeta intero così come lo abbiamo reso noi e come lo stiamo rendendo sempre più: inospitale. Se credete che questo sia un assurdo stratagemma mediatico pseudo-ambientalista, vi ingannate. Questo grido d’allarme riguarda anche e soprattutto aspetti economici, politici, agricoli, militari, industriali e finanziari. Fare un elenco delle “armi” del nemico aiuterà a capire i toni dell’allarme lanciato e a visualizzare le armate nemiche. Eccovi l'elenco...

- I cambiamenti climatici sono già giunti al punto di far calare le derrate alimentari a livello globale, il picco del petrolio è stato sorpassato abbondantemente (e la benzina oltre i 2 euro non è che l’inizio).

- Gli oceani si sono svuotati dei principali pesci commerciali, si sono acidificati e in alcune grandi zone sono MORTI. L’innalzamento del livello degli oceani è dato per inevitabile e i ghiacciai di ogni parte della terra sono in rapido ed inesorabile scioglimento. Sono la principale fonte di acqua dolce rinnovabile e quando saranno esauriti le coltivazioni come le conosciamo oggi saranno impossibili.

- Il buco dell’ozono non si è ricucito e non lo farà ancora per lungo tempo.

- La plastica in sospensione negli oceani ha contaminato ogni forma di vita marina (compreso i pesci che finiscono nei vostri piatti e nel vostro organismo).

- Le api, a cui si deve circa un 20-30% dei raccolti mondiali complessivi, sono in via di estinzione (e noi con loro).

- La perdita di biodiversità sta accelerando senza fine. La barriera corallina, ad esempio, sta morendo.

- Gli incendi sono sempre più frequenti e devastanti.

- Il diesel inizia a scarseggiare mettendo a rischio il traffico navale, il trasporto pubblico e privato, l’agricoltura e l’irrigazione industriale, i piccoli pescherecci, l’erogazione di energia, ecc… In conseguenza di ciò e ritenendo improbabile riuscire a smantellare in tempo anche solo una piccolissima parte delle centrali nucleari in essere sul pianeta, i reattori di tutto il mondo sono da considerarsi nel medio e lungo periodo altamente pericolosi dato che i loro sistemi d’emergenza (che c’è motivo di pensare verranno sempre più messi sotto sforzo) vanno a diesel.

- Le scorie nucleari sono tuttora senza soluzione e non calano rappresentando un rischio enorme per le falde acquifere.

- Nessun accordo concreto per contenere l’effetto serra è stato raggiunto a livello internazionale ed è ormai tristemente probabile che non verrà mai raggiunto.

- Le armi nucleari sono tuttora in grado di distruggere il pianeta più e più volte. Ad esse poi vanno aggiunti armi di distrazione di massa più economici come bombe chimiche, bombe sporche, bombe batteriologiche. La produzione e diffusione di armi convenzionali non è mai stata tanto alta. Nonostante la crisi il mondo intero si sta armando fino ai denti sprecando le risorse rimanenti.

- La situazione geopolitica non è mai stata tanto inastabile e si incomincia a vociferare persino di possibili svolte interne agli Stati Uniti d’America in termini di guerra civile, dittatura o collasso sistemico.

- La crisi economico/finanziaria è inarrestabile e permanente. Nessuna azione concreta è stata presa per attenuare almeno gli aspetti speculativi che ne sono una conseguenza e non la causa come si vorrebbe colpevolmente far credere alla gente.

- La sovrappopolazione riguarda già il presente e si aggraverà nei prossimi anni (con tutto ciò che ne consegue).

- Tecnologie emergenti in ambito informatico, genetico e nanotecnologico porranno nei prossimi anni problemi di sicurezza generale mai visti prima, con scenari dove un individuo tecnicamente preparato può arrecar danni immensi ad un’intera nazione e forse al mondo intero.

- La “robotizzazione” della guerra tramite la diffusione di droni e tecnologie analoghe renderà gli interventi armati più economici e politicamente sopportabili e, visto tutto quello che precede nell’elenco non mancheranno i pretesti per scatenar conflitti.

- I principali minerali sono in forte calo e la loro estrazione e lavorazione (energeticamente dispendiosa) è costretta ad aumentare di prezzo di pari passo con l’aumento dei costi dell’energia.

- La politica a livello locale, nazionale, internazionale e globale è completamente arenata e continua a creare nuovi problemi ed ad aggravare quelli esistenti anziché risolvere alcunché.

- Sperare di mantenere l’aumento delle temperature entro i fatidici 2 gradi sembra un obbiettivo sempre meno realistico e purtroppo si sa già ora che se si sorpassa quel punto è facile che l’aumento medio schizzerà ancora più in alto con conseguenze letteralmente apocalittiche.

- La migrazione di centinaia di milioni di individui in fuga da ampie zone del pianeta rese inospitali e/o invivibili porrà problemi di migrazione tali da essere irrisolvibili.

- L’aumento ed il prolungamento di blackout elettrici causerà prima una diminuzione e poi l’annullamento di efficienza di tecnologie sofisticate come Internet ed i computer (per tacer di impianti industriali, centrali elettriche, frigoriferi, lavatrici, tv e persino wc, ecc… ecc..).

- Ogni fonte di acqua dolce “fossile” del pianeta pare essere sovra sfruttata ed è quindi destinata a diminuire e quindi estinguersi. Nessuno dei paesi che causano quel sovra-sfruttamento pare porsi il problema di cosa accadrà poi.

- Nessun serio tentativo di transizione verso sistemi energetici sostenibili e stili di alimentazione/agricoltura sostenibili (in termini sia ecologici, sia energetici, sia economici) è stato neppure tentato. Lo stesso vale per sistemi di assistenza sanitaria su vasta scala.

- La foresta amazzonica, uno tra i più importanti polmoni verdi del pianeta e bacino di biodiversità, non riesce più ad autosostenersi (si è già ristretta al punto che il suo microclima è cambiato divenendo troppo secco) e senza poderose azioni di sostegno è destinata ad “esaurirsi” nei prossimi decenni.

- Le enormi migrazioni di animali e piante d’ogni tipo in fuga da foreste in estinzione e cambiamenti climatici insieme alla precedentemente citata migrazione umana e al calo delle derrate alimentari renderanno sempre più probabile il manifestarsi di pandemie aggressive per l’uomo. Il contemporaneo deterioramento di infrastrutture sanitarie (e non) renderà invece più improbabile agire per fermare o anche solo rallentare tali pestilenze. Anche in assenza di pandemie, le epidemie sono destinate ad aumentare ed aggravarsi poiché i microorganismi vedendo sparire i loro consueti animali-ospiti tenderanno a migrare anch’essi su ciò che rimane a disposizione: noi.

- Il collasso economico ed il conseguente calo della remunerazione degli investimenti farà, anzi sta facendo, franare gli investimenti strategici, ossia quelli in infrastrutture chiave come gli impianti di raffinazione del petrolio il che aggraverà (anzi sta già aggravando) ulteriormente il prezzo del prodotto raffinato e quindi i costi a cascata sull’intera economia già provata dalla crisi economica ed ambientale.

- L’insostenibilità di mantenere gli attuali livelli di stato sociale farà esplodere la povertà ed esaspererà oltre ogni limite il divario tra ricchi e poveri rendendo verosimile il manifestarsi di scenari di rivolte popolari (stile quelle della cosiddetta “primavera araba”) in qualsiasi stato del mondo.

- L’aumento di violenza sistemica farà alzare i livelli di sfiducia reciproca favorendo crimini e conflitti su piccola scala, ma ad altissima frequenza.



Continuando su questa strada il collasso degli stati-nazione come li conosciamo è un’eventualità plausibile, così come il collasso dell’intera società moderna e persino l’estinzione della specie umana ed anche l’innesco dell’ennesima estinzione di massa (di cui noi saremmo la causa oltre che una delle vittime). Se pensate che la lista qui sopra sia esaustiva, vi sbagliate. Se pensate che sia frutto di immaginazione o sia un’esagerazione, purtroppo, vi sbagliate. Se pensate che ignorarla sarà di qualche utilità, vi sbagliate. Se pensate che non si possa far nulla, vi sbagliate. Se pensate che gli effetti avverranno chi sa quando, vi sbagliate (tutto ciò può darsi che coinvolgerà anche i nostri pro-pro-nipoti, ma sicuramente coinvolgerà noi). Se pensate che qualche tecnologia magica, o magari un leader coi fiocchi o una sommossa popolare possa risolvere tutto in quattro-e-quattr-otto, vi sbagliate. Se pensate che il Panda vi giudichi o condanni perchè "vi sbagliate", vi sbagliate! Il fatto è che non conta chi ha ragione, conta fare qualcosa, poichè è fuor di dubbio, comunque la si pensi, che siamo tutti in un mare di guai. Un mare vasto, cupo e profondissimo.

Questa è guerra! Si può far finta di niente. Si può aspettare sperando che tutto si sistemi da sé e ci si può lasciar morire nutrendosi di questa falsa spensieratezza, condannando così anche i propri simili ed i propri cari.

Oppure si reagisce. Con determinazione. Senza violenza (che rappresenta una grossa parte di tutti i problemi e non è, né sarà mai, una soluzione a niente di niente). Si può parlare di cose serie. Si possono fare cose serie. Le soluzioni non mancano. La determinazione sì. Non sono le notizie a mancare, è proprio la determinazione che scarseggia. La maggioranza delle persone sa già tutto questo, ma non lo ha ancora accettato. Lo rifiuta per diversi motivi: per paura (o meglio panico represso), per inadeguatezza culturale, per pigrizia, perché si sente sola, ma soprattutto perché pensa che “disertando”, potrà evitare la guerra. Illusi!


Buon cambiamento e buon futuro a tutti dal Panda

7 commenti:

  1. Bel Lavoro Panda!
    Per reagire occorre capire il tuo messaggio e sarà difficile farlo capire a persone che, per esempio, si rattristano perchè c'è "brutto tempo" il w.e. e non possono andare in giro, oppure perchè non possono avere l'ultimo Iphone o IPad. Gente anche colta, non solo i seguaci di Maria De Filippi. Inoltre i politici attuali, tutti, di tutto il Pianeta, sono ASSOLUTAMENTE tra i più stupidi che ci siano mai stati. Avere anche un mezzo pollice di Galla Placidia sarebbe carino, ma non c'è. Se alla fine sarà un SI SALVI CHI PUO' quelli che potranno salvarsi saranno pochissimi.

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  2. Ti ringrazio e condivido quel che dici. Ricordiamoci però che c'è tanta tanta brava gente che lavora per NON arrivare al SI SALVI CHI PUO'. Certo è molto più facile far danni che sistemare le cose. Come hai fatto notare, ci sono molte persone, anche istruite, che fanno fatica ad accettare lo status quo. La loro apparente "spensieratezza" credo nasconda un'angoscia inenarrabile. Non le biasimo, quindi, effettivamente non è facile accettare fino in fondo il punto a cui siamo arrivati. Spero tanto che anche loro troveranno il coraggio di vedere quel che sta capitando senza spofondare nel disfattismo, nel rifiuto o nell'illusione di facili scappatoie.

    Un saluto a Daniela e a tutti voi dal Panda

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  3. TI HO MESSO SUL MIO BLOG ROLL!!!

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    1. Grazie di nuovo, perchè così mi hai fatto scoprire "Blog Drome". Bello! Lo aggiugo subito agli Amici del Panda.

      Ciao

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  4. "Senza violenza (che una grossa parte dei problemi da evitare e non è, né sarà mai una soluzione a nulla di nulla)".

    Questa frase non è chiara o forse sbagliata, cosa volevi dire?

    Per il resto, Sì siamo in guerra.
    Quindi bisogna scegliere se combattere, imboscarsi o disertare.

    Un saluto, Marco Sclarandis

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  5. Grazie Marco! Mi ero mangiato una parola. Ora ho corretto e spero sia più comprensibile, comunque volevo (e voglio) dire che la violenza NON è una soluzione, ma la parte GROSSA dei problemi. Millenni di storia lo dimostrano.

    Grazie ancora e un saluto dal Panda !

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