venerdì 24 febbraio 2012

Le cose vanno male! Sì vabbè, ma cosa ci posso fare? Beh…

In effetti, a discapito di quanto affermato dai molti "contagiati" dal virus del auto-vittimismo moscio, pigro e piagnone che spopola nella nostra cultura consumistica, sono tante le cose che possono essere fatte, da chiunque, per migliorare la condizione del pianeta e la propria. Si tratta per lo più di piccoli gesti quotidiani. Roba da mini-eroi reali e non da super-eroi immaginari. Da dove iniziare però? Non c’è che l’imbarazzo della scelta, ma...


...iniziare dal cibo e dalla terra che lo genera è sempre un buon inizio, che aiuta a mantenere i piedi per "terra". Una risposta semplice, facile ed alla portata di tutti potrebbe quindi essere quella che il vostro affezionato Panda ha “trafugato”, con gioioso rispetto, dal bel post di Byo Logik intitolato Inizia a fare qualcosa anche tu…
A proposito, l’ho già detto (qui) e lo ripeto ora: Byo Logik è un blog strepitoso che merita di essere visto, rivisto ed assaporato fino in fondo da chiunque abbia la fortuna di approdarvi.

Tornando alla domanda sul “che fare?”, la risposta (una tra le infinite, si intende) è sintetizzabile nelle due figure che trovate in fondo a questo post, ossia: compra la frutta e verdura di stagione.
Perché? I motivi che vi può indicare il Panda sono almeno tre.

Il primo: per ridurre l’inquinamento derivante da sistemi di coltivazioni insostenibili e/o dal trasporto su lunghe distanze propri delle merci ortofrutticole che soggiornano in modo artificiosamente perenne sullo scaffale dei punti vendita.

Il secondo motivo (non da meno del primo) è che con frutta e verdura di stagione c’è da guadagnarci in salute. La frutta di stagione si sa è assai più sicura dal punto di vista alimentare rispetto a quella coltivata “fuori stagione” (i pomodori di Report sono un buon esempio). Non bisogna poi scordarsi del fatto che un malato, oltre a soffrire lui stesso, infligge non poche sofferenze anche al pianeta, poiché la struttura sanitaria, le indagini diagnostiche ed i farmaci utilizzati per curarlo non sono assolutamente prive di conseguenze ambientali (si veda ad esempio qui).

Il terzo motivo è che concentrarsi su frutta e verdura è un modo per limitare il consumo (eccessivo) di carne che ora si sa essere associato ad una lunga sequela di malattie (anche molto gravi). Una dieta più vegetariana (senza per forza dover esserlo in senso integrale ed intransigente) risulta inoltre essere una vera e propria manna per il pianeta, poiché l’allevamento animale comporta gravissimi danni all’ecosistema. Una dieta prevalentemente vegetariana, inoltre, consente di produrre più cibo e quindi di sfamare più persone rispetto all’alternativa carnivora.

Se tutti scegliessero la frutta e la verdura di stagione e ne mangiassero un po’ di più, si avrebbe un mondo più sano, più pulito e più ricco. Quanto detto tuttavia rimane ugualmente vero se vi fosse anche una sola persona al mondo a seguire il consiglio. Se molti sbagliano (in buona o cattiva fede non importa) e li si imita, non si passa dalla parte della ragione per il solo fatto che si sta con la maggioranza. La propria responsabilità non diminuisce, né si diluisce con la maggioranza. Se si sbaglia in compagnia si è solo in tanti a sbagliare. Nulla più.

Il punto di questo ragionamento tuttavia non è di chi sia la colpa, ma a chi va il danno, ossia a tutti, in primis a chi si adegua all’errore altrui.

Buon futuro a tutti dal Panda


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