domenica 16 ottobre 2011

Roma: la democrazia presa a manganellate 3 volte

Gli scontri di Roma, come quelli del G8 di Genova! La storia si ripete? Sembrerebbe di sì. Siamo di fronte all'ennesima, oscena pantomima in cui le vittime sono di due tipi: i manifestanti pacifici e la democrazia tutta. I mass-media tradizionali, in massa, stanno tentando di addossare la responsabilità (o parte di essa) della guerriglia urbana avvenuta a Roma agli organizzatori dell'evento, per via della mancanza di un servizio d'ordine. Questa idea è semplicemente rivoltante ed offensiva del buon senso comune, per lo meno di quello democratico. La Costituzione italiana...



...non prevede il diritto di manifestazione solo nel caso in cui i manifestanti stessi garantiscano con propri mezzi che non avvengano infiltrazioni di violenti organizzati dall'esterno. Se ci sono fondati motivi di supporre che vi potranno essere problemi di ordine pubblico, tali problemi vanno affrontati in sede autorizzativa e nella pianificazione dell'evento da parte delle forze di polizia. Il compito di garantire la sicurezza pubblica, infatti, dovrebbe spettare esclusivamente alle forze dell'ordine. Il fatto stesso che polizia e carabinieri siano comunemente chiamati "forze dell'ordine" dovrebbe far riflettere chi, oggi come anni fa con il G8 di Genova, tenta costantemente di addossare al pacifismo manifesto la responsabilità di atti criminali che, in quanto tali, sono imputabili solo ed esclusivamente a chi li ha compiuti.

Il fatto che la totalità dei media tradizionali stia sostenendo la versione del "ve lo avevamo detto che senza servizzio d'ordine ci sarebbero stati dei guai" è un campanello d'allarme che dovrebbe spaventare a morte ogni cittadino italiano. Al di là delle varie opinioni politiche, infatti, quel pensiero mediatico unico può essere tradotto più o meno così: "non dovresti manifestare se non sei in grado di garantire la sicurezza del corteo anche se le violenze arrivano da provocatori esterni". Questo modo di ragionare è oscurantista, antistorico e disgustosamente ipocrita. La democrazia in questo modo viene maciullata tre volte: con le spranghe di pochi violenti criminali (che bastano ad oscurare la voce e le istanze di folle oceaniche di pacifici cittadini), con i manganelli "distratti" delle "forze dell'ordine" (anzi doppiamente distratti: prima nel permettere che avvengano "infiltrazioni" di violenza organizzata in cortei pacifici e poi nel colpire "distrattamente" i comuni cittadini quanto e spesso più dei criminali) , infine, il colpo di grazia alla democrazia arriva dai "randelli" della propaganda (che non si vergognano di calpestare la Costituzione con censure, menzogne ed ipocrisie il cui risultato si chiama disinformazione, cioè l'esatto opposto di quanto dovrebbe fare il giornalismo). A queste tre forme di squadrismo fascistizzante che stanno tentando ormai da anni di impedire a milioni di cittadini italiani di manifestare legittimamente e pacificamente per le loro idee ed i loro diritti, il Panda rivolge un pacato invito ad andarsene via dall'Italia: se non vi piace la democrazia, se ri-volete un regime fascista, non c'è motivo per voi di rimanere in Italia; rassegnatevi non c'è futuro per voi qui; il fascismo è morto e sepolto e gli italiani non lo vogliono rivedere mai più. L'Italia, quella vera, fatta di milioni di persone è e resterà democratica. Non conta quanti mezzi, tv ed appoggi politici avete. Non conta quanti assalti, terrorismi, allarmismi e pantomime organizzerete. L'Italia rimarrà democratica. Rassegnatevi.

E' ora di dire basta a chi fomenta l'idea che manifestare sia un atto da criminali. E' criminale comportarsi come tale, fare violenza. Quello e solo quello è da criticare e condannare. Null'altro!

 A chi confonde i centri sociali con la criminalità... A chi sta sempre dalla parte delle forze dell'ordine solo quando, in questi avvenimenti, esse falliscono catastroficamente nella loro unica ragion d'essere (ossia, appunto, mantenere l'ordine)... Ai politici che si dicono solidali con le forze di polizia in questi frangenti... a tutta questa brava gente ipocrita il Panda chiede: e quando è ora di rifornire di carburante le volanti dove eravate? E quando i vostri amati agenti vi supplicavano di non stroncare le intercettazioni e di non fare leggi "ad hoc" pro-criminalità-organizzata, dove eravate miei cari politicastri? E quando gli agenti vi supplicano di fare leggi che li mettano in grado di svolgere decentemente il loro mestiere? I vostri atti di solidarietà di circostanza sono untuosi ed offensivi per chi dedica la sua vita a garantire il rispetto della legge.

Il Panda ha il massimo rispetto per Polizia e Carabinieri, due classi di lavoratori decisamente poco pagate e mal attrezzate dallo Stato Italiano rispetto al compito loro affidato. Il rispetto del Pnada però è per tutti quegli agenti comuni che continuano a fare il proprio lavoro con passione, nonostante le mille leggi che glielo impediscono ed i mille tagli finanziari che ugualmente glielo impediscono. Il rispetto del Panda è sincero e va al lavoro ben fatto dalle forze dell'ordine e non certamente ai poichi casi catastrofici come quelli accaduti a Genova o quelli dei più recenti fatti di Roma. Non c'è bisogno di seguire i processi decennali che hanno visto gli agenti dalla parte degli imputati e non serve seguire intricate teorie "complottiste", bastano gli occhi per notare che a Roma, come al G8 di Genova, le forze dell'ordine hanno miseramente fallito nel loro scopo principale: garantire la sicurezza dei cittadini. Di fronte ad un tale sfacelo i nostri politici (tutti) dovrebbero chiedere indagini immediate per accertare le responsabilità con precisione e chiarezza. Ovviamente l'affondamento del Titanic non può essere genericamente imputato a tutto il suo equipaggio indistintamente. Esistono gerarchie, mansioni e responsabilità. Una nave, così come le truppe antisommossa, hanno dei capitani e dei precisi ordini e sono proprio questi che andrebbero investigati in caso di incidenti. La politica ed il giornalismo italiani, tuttavia, si rifiutano di far ciò. All'accertamento della verità preferiscono la retorica. In caso di disastri come quelli della manifestazione degli indignados a Roma, stampa, tv e politici d'ogni schieramento si pongono acriticamente e generalisticamente a favore delle forze dell'ordine, senza distinguere tra il carabiniere od il poliziotto semplice che, facendo ciò che gli è stato ordinato di fare, si prende una sassata in testa ed i suoi responsabili. Il sangue dell'agente, come quello del pacifico cittadino aggredito mentre esercitava il proprio diritto a manifestare pacificamente, vengono così sfruttati per santificare i responsabili delle forze dell'ordine ed i politici stessi che li proteggono. Su questi ultimi, infatti, grava il tremendo sospetto di essere loro i veri "registi" di tali scene di guerriglia, ma anche volendo essere buoni fino all'ingenuità, su di loro cade come un macigno la certezza di essere chi era preposto costituzionalmente (e pagato) per evitare disordini e non ci è riuscito. Difendere questa inefficienza vuol dire rendersi corresponsabili del ferimento degli agenti semplici che rischiano la propria incolumità personale in base agli ordini ricevuti. Tale "difesa" a spada tratta, quindi, è tutt'altro che una manifestazione di rispetto ed amore verso le nostre forze dell'ordine.

Le spranghe dei criminali, i manganelli "distratti" delle forze antisommossa e gli ancor  più "distratti" giornalisti e politici stano permettendo col loro operato di "distrarre" il popolo italiano mentre la sua casa va a fuoco. Quale casa? La Costituzione! Sempre per tacer dei salari e dei diritti reali, come quelli che milioni di giovani italiani NON hanno a causa della precarizzazione delle loro intera vita. E si nega a giovani e meno giovani perfino di parlarne, accumunandoli caluniosamente a criminali violenti dal volto coperto.

La democrazia italiana è stata presa a manganellate a Roma come a Genova da criminali vestiti da black bloc, da crimianali in divisa e da criminali col microfono. La democrazia italiana ha preso un sacco di manganellate. Tuttavia non esiste guerriglia urbana che sia in grado di spaccarle la testa. E nemmeno di fargliela piegare!


Buon futuro a tutti dal Panda

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