mercoledì 15 dicembre 2010

C'è modo e modo



Arieccoci con un altro video di TED, direte voi. Ebbene sì, il vostro Panda lo ammette: è letteralmente innamorato di quel sito, così come di Wikipedia o del neonato Ovo. Inoltre questo filmato (visibile con sottotitoli in italiano), è strettamente correlato con il precedente post. Benché il video di oggi, infatti, non tratti esplicitamente di Permacultura, esso potrebbe tuttavia essere visto come un analogo acquatico di quanto accennato nel post precedente.
Per chi non avesse letto il post precedente, la Permacultura è un modo più organico, intelligente ed efficiente di produrre cibo, ma, una delle numerose cose che ho tralasciato di dire in quel post, è che c'è un motivo se si chiama Permacultura e non Permacoltura. Il motivo è che la Permacultura trae il suo nome dalla contrazione di "coltura permanente", ma anche di "CULTURA permanente". Non solo agricoltura quindi, ma anche economia, architettura, estetica, etica, filosofia, ecc...

La Permacultura è quindi una visione di ampio respiro la cui essenza ruota però sempre attorno al concetto di sostenibilità di lungo periodo. Guarda caso proprio il tipo di visione di cui ci sarebbe tanto bisogno oggi nel mondo. Al riguardo è importante che si capisca che essere "green" (come va di moda dire oggi) non è un sacrificio dettato dell'etica, ma una soddisfazione, una pacchia, per non dire una vera e propria goduria, dettata dal buonsenso, dalla convenienza, dalla cultura ed anche dall'etica. D'altra parte la convinzione radicata che ciò che è etico sia anche noioso, faticoso e poco funzionale mi pare appropriata  per una civiltà (se così si può chiamare il nostro attuale stile di vita) che ha fatto della speculazione e del guadagno facile (ossia "del rubare senza ammetterlo") la propria massima aspirazione. Il fatto che tale sciocca convinzione sia particolarmente diffusa ed in pratica letteralmente sbandierata ai quattro venti dai mass media, non la rende più vera. Oltre la sottile e maleodorante patina dell'ipocrisia di forma di TV e giornali, il messaggio che passa quasi sempre è che etico è uguale a costoso, faticoso ed inefficace. Il perché tv e giornali facciano ciò è facile capirlo, serve solo un po' di malizia: la soddisfazione non vende. L’acquisto compulsivo che contraddistingue il sistema consumistico odierno, altro non è che il sintomo e lo sfogo della nostra insoddisfazione, dei nostri sensi d’inadeguatezza e delle nostre paure. Il consumismo sfrenato che sta distruggendo il pianeta, tuttavia, non si nutre della nostra infelicità ed angoscia. Esso si nutre solo della nostra convinzione che, comprando qualcosa, potremo colmare il vuoto che il consumismo stesso genera attorno e dentro di noi.
Per risolvere i problemi attuali e futuri, non serve rabbia, rivoluzioni e men che meno violenza, ma solo la bellezza, l’intelligenza ed il coraggio contagiosi di questi e tanti altri esempi analoghi. Non occorrono rivelazioni sensazionali o illuminazioni trascendentali per risistemare il pianeta. Basta la felice consapevolezza che c'è modo e modo di fare le cose. Consapevolezza favorita e diffusa da video come questi.

Per questo motivo il Panda vi saluta augurando una buona visione a tutti voi.

Nessun commento:

Posta un commento