martedì 30 novembre 2010

Soldi e cultura

Avete mai usato Wikipedia? Sapete grossomodo come funziona? Se la risposta a queste domande è sì, forse vi interesserà sapere che Wikipedia sta cercando di finanziarsi per preservare la sua autonoma. Potete leggere direttamente l’appello di Jimmy Wales, il fondatore di Wikipedia, che meglio di me può chiarirvi la questione, cliccando qui.
Wikipedia, per chi non lo sapesse, è la più grande enciclopedia della storia ed è internazzionale e completamente libera (nel senso che, grazie ad Internet, chiunque può accedervi per consultarla, ma anche scriverla, correggerla o migliorarla). Si aggiunga anche che è completamente gratuita e priva di pubblicità. Per rimanere libera dalla pubblicità e quindi autonoma, Wikipedia ha bisogno di soldi. Proprio come le nostre scuole ed università. Proprio come Pompei, il cinema, i teatri, l'arte...

 
In un periodo dove molti dicono, “a parole”, di essere a favore della cultura, della libertà d’espressione, della solidarietà, del futuro e dei giovani, ecc... c’è la possibilità di dimostrare "con i fatti" quanto sostenuto. Ad esempio, se non vi piace quello che Bondi e Tremonti stanno facendo al nostro patrimonio culturale e se non vi piace quel che la Gelmini sta facendo alle nostre scuole ed università, avete modo di dimostrare che voi siete diversi. Donando pochi euro. Wikipedia è una risorsa culturale mondiale, diamole una mano.
Sia detto per inciso, il vostro Panda non è affatto incline alla beneficenza quando questa si limiti solo all’elemosina, ma in alcuni rari casi è disposto a fare un’eccezione. Questo è uno di quei casi, anche perché, dopo aver donato qualche euro è sempre possibile intervenire aggiungendo o completando le voci di Wikipedia. Il motivo principale però è che la cultura è un bene assoluto. Con la cultura, a differenza di quel che credono gli attuali ministri del governo italiano, non solo si mangia, ma si prospera. In assenza, nè l'uno nè l'altro.

Con Dante ci si può fare un panino? Certo! E se fai finta di non saperlo (o peggio ancora non lo sai davvero) non dovresti essere un ministro della Repubblica Italiana, caro il mio Tremonti. Gli Italiani, vivono 'di' e 'nella' cultura, mangiano 'con' cultura, camminano 'sulla' cultura stratificata, vantano un passato lontano e recente 'fatto di' cultura, vendono la loro cultura all'estero. E' stato così per i nostri avi, per i nostri nonni e padri. Se non riesci a cavare nemmeno un panino da Dante Alighieri, il limite non è della cultura, non è di Dante Alighieri e solo e soltanto tuo. Un limite vergognoso per un ministro, tanto più per un ministro dell'economia che, così dicendo, ammette apertamente di non sapere cosa sia il turismo ed il Made in Italy.

Il vostro Panda ha donato qualche euro a Wikipedia e ne è valsa immediatamente la pena. Se non altro, per non farlo sentire nemmeno per un secondo simile al "buon" Tremonti od altri ministracci di tal fatta. 
La diffusione della cultura è presupposto per la pace, l’uguaglianza ed il benessere (economico e non). Non permettiamo ai nuovi barbari di distruggerla per profitto e a noi di lasciarla distruggere per paura, pigrizia o avarizia.

P.S. - Mentre il vostro Panda scrive questo post, Pompei continua a crollare, insieme alle scuole, all'università ed alla ricerca italiane. Proteggiamo ciò a cui teniamo, dentro e fuori da Internet. Faccaimolo ora, con pacatezza, ma anche con risolutezza perchè il presente non torna e perchè il futuro rischia di sfuggirci (scippato da mani avide e più veloci delle nostre).

P.P.S. - Se ancora pensate che Tremonti, con la frase sul Dante ed il panino abbia solo fatto una battuta infelice e nulla più, allora sarebbe meglio che vi informaste sui pesanti tagli ai fondi governativi per La Società Dante Alighieri (che da 121 anni promuove la lingua e la cultura italiana nel mondo).

Un saluto ed un abbraccio a tutti dal Panda.

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